Oggi come lavoratori in appalto delle portinerie dell’Università di Firenze, in sciopero, in un’assemblea molto tesa e partecipata (da lavoratori del Polo centro storico e di Novoli) abbiamo deciso di mantere lo stato di agitazione e sospedere gli straordinari in sostituzione del personale strutturato dell’Università.
Dopo un’animata discussione, abbiamo altresì deciso di revocare lo sciopero, proclamato ad oltranza, perché abbiamo ottenuto la certezza di riscuotere il salario di novembre. Infatti, in mattinata abbiamo appreso dagli uffici preposti, e poi avuto ulteriore conferma anche dal dirigente di Polo, che l’Università ha emesso i pagamenti in favore dei lavoratori in appalto. Un primo risultato importante e per nulla scontato!
Sappiamo bene che non è certo un regalo di Natale, come qualche giornalista ha avuto il coraggio di scrivere. Da quando il salario è un regalo??!!
Esiste una normativa che prevede la possibilità, non l’obbligo, per l’ente appaltante di pagare direttamente i lavoratori delle ditte in appalto (decreto ministeriale 207/2010). Una possibilità che è diventata realtà, non certo per il clima natalizio, o per il buon cuore dei dirigenti, ma grazie al nostro percorso di presa di coscienza, di unità e determinazione nei momenti di difficoltà, di collaborazione con la Rsu di ateneo e di continua discussione e confronto con le controparti (le ditte e l’Università).
L’assemblea ha ribadito che la scelta dell’Università di esternalizzare il servizio (per altro strutturale della portineria, come delle pulizie) e di affidarlo a ditte poco raccomandabili, come si sono dimostrate Sgs e Esi (poi Esi Plus) ha prodotto questa situzione. Riteniamo, quindi, che sia dovere dell’Università assumersene la responsabilità perché i lavoratori quotidianamente garantiscono un servizio fondamentale per il suo funzionamento.
L’amministrazione universitaria ha reciso il contratto con le ditte inadempienti e si è fatta carico del salario di novembre, bene. Ora manteniamo lo stato di agitazione perché non abbiamo alcuna garanzia su:
- la tredicesima,
- il salario di dicembre e gli istituti residui,
- i contributi arretrati e il Tfr,
- la tempistica e le modalità di passaggio per i lavoratori dalle ditte Sgs e Esi Plus alla nuova ditta vincitrice dell’appalto.
Su tutto questo l’Università ci deve dare risposte precise, data l’inadeguatezza delle ditte, e l’assemblea si riaggiornerà in tempi brevissimi (entro la prima settimana di gennaio) per monitorarne gli sviluppi e decidere come proseguire lo stato di agitazione.
Per ora torniamo a lavorare, non serenamente, perché siamo evidentemente preoccupati e tesi per tutti i punti sopraelencati ancora da chiarire, ma lo facciamo con la consapevolezza che non abbiamo alcuna intenzione di retrocedere su diritti aquisiti e vogliamo tutto quello che ci spetta.
Assemblea dei lavoratori in appalto delle portinerie dell’Università di Firenze
lunedì 19 dicembre 2011
sabato 17 dicembre 2011
confermiamo lo sciopero!
Di seguito il comunicato apparso sul sito dell'ateneo e trasmesso al tg regionale. Resta confermato lo sciopero a oltranza e l'assemblea di lunedì 19 per verifare l'effittivo pagamento e affrontare le questioni che restano aperte (tredicesima e prossimo stipendio).
Ieri è cominciata la mobilitazione dal turno serale di santa verdiana: lì abbiamo deciso che questo comunicato non basta, saremo in sciopero fino a quando non vedremo gli accrediti e decideremo insieme lunedì 19 come affrontare le altre questioni.
http://www.unifi.it/mod-MDNotizie-master-action-view-bid-3317.html
Servizi di portineria, personale in appalto
L'Ateneo interviene per gli stipendi dei lavoratori delle ditte
L’Ateneo interviene per gli stipendi del personale delle ditte in appalto.
L’amministrazione dell’Università di Firenze ha affrontato la situazione del personale in appalto - operante presso il polo centro storico e il polo delle scienze sociali nei servizi di portineria – in grave difficoltà per non aver ricevuto lo stipendio del mese di novembre che doveva essere corrisposto il 15 dicembre.
Avvalendosi della procedura prevista dalla normativa, l’Ateneo ha deciso, perciò, di pagare la mensilità di novembre a 62 lavoratori, detraendola da quanto dovuto alle ditte appaltatrici. Circa 100mila euro l’impegno assunto dall’Università per sbloccare la situazione legata alla pesante situazione debitoria nei confronti degli enti previdenziali e dell’erario di una delle Ditte esecutrici dell’appalto stesso.
Tali appalti sono stati risolti dall’Ateneo: dal prossimo gennaio subentrerà una nuova ditta.
Ieri è cominciata la mobilitazione dal turno serale di santa verdiana: lì abbiamo deciso che questo comunicato non basta, saremo in sciopero fino a quando non vedremo gli accrediti e decideremo insieme lunedì 19 come affrontare le altre questioni.
http://www.unifi.it/mod-MDNotizie-master-action-view-bid-3317.html
Servizi di portineria, personale in appalto
L'Ateneo interviene per gli stipendi dei lavoratori delle ditte
L’Ateneo interviene per gli stipendi del personale delle ditte in appalto.
L’amministrazione dell’Università di Firenze ha affrontato la situazione del personale in appalto - operante presso il polo centro storico e il polo delle scienze sociali nei servizi di portineria – in grave difficoltà per non aver ricevuto lo stipendio del mese di novembre che doveva essere corrisposto il 15 dicembre.
Avvalendosi della procedura prevista dalla normativa, l’Ateneo ha deciso, perciò, di pagare la mensilità di novembre a 62 lavoratori, detraendola da quanto dovuto alle ditte appaltatrici. Circa 100mila euro l’impegno assunto dall’Università per sbloccare la situazione legata alla pesante situazione debitoria nei confronti degli enti previdenziali e dell’erario di una delle Ditte esecutrici dell’appalto stesso.
Tali appalti sono stati risolti dall’Ateneo: dal prossimo gennaio subentrerà una nuova ditta.
venerdì 16 dicembre 2011
SCIOPERO A OLTRANZA
Come lavoratori in appalto delle portinerie dell’Università degli studi di Firenze abbiamo proclamato sciopero a oltranza fino a quando non riceveremo i salari.
Dal turno serale di stasera di Santa Verdana incroceremo le braccia.
Siamo stufi di ascoltare rassicurazioni e non ricevere nessun riscontro concreto né dalle ditte né dall’Università.
Ad oggi non sappiamo né quanto né quando riscuoteremo e abbiamo deciso di tornare a lavorare solo quando vedremo gli accrediti di ciò che ci spetta.
Lunedì 19 saremo in assemblea coi lavoratori del Polo di Novoli per decidere come continuare la protesta.
Assemblea dei lavoratori in appalto – Polo centro storico
Dal turno serale di stasera di Santa Verdana incroceremo le braccia.
Siamo stufi di ascoltare rassicurazioni e non ricevere nessun riscontro concreto né dalle ditte né dall’Università.
Ad oggi non sappiamo né quanto né quando riscuoteremo e abbiamo deciso di tornare a lavorare solo quando vedremo gli accrediti di ciò che ci spetta.
Lunedì 19 saremo in assemblea coi lavoratori del Polo di Novoli per decidere come continuare la protesta.
Assemblea dei lavoratori in appalto – Polo centro storico
mercoledì 14 dicembre 2011
Piazza Dalmazia mercoledì 14
Come lavoratori dell’Università di Firenze esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alla comunità senegalese. Un uomo, militante di Casa Pound, uccide Samb Modou e Diop Mor, due senegalesi e ferisce ancora tre senegalesi, nei mercati a Firenze. Pura follia: è la follia del nazifascismo. Il clima d’odio xenofobo, l’intolleranza, la paura del diverso, la guerra tra poveri in cui questi gruppi neofascisti vorrebbero farci sprofondare va di pari passo con lo sdoganamento e la concessione di spazi sociali e politici da parte delle istituzioni conniventi a favore delle destre; va di pari passo con la negazione dei diritti di cittadinanza, con lo sfruttamento dei lavoratori immigrati e con la conseguente pressione a ribasso di salari e diritti per tutti.
Perciò non possiamo che sentire come nostri il dolore e la rabbia dei compagni senegalesi e partecipare alle prossime iniziative antifasciste che verranno organizzate in città. A partire dal corteo di mercoledì 14 ore 18.00 in piazza Dalmazia.
Tolleranza zero per le forze razziste e neofasciste in Italia e in Europa. Bisogna chiudere i centri neofascisti come Casa Pound.
FLC-CGIL Università di Firenze
R.S.U. Ateneo fiorentino
Assemblea dei lavoratori in appalto delle portinerie dell’Università di Firenze – Polo centro storico
RSA Filcams Cgil
Perciò non possiamo che sentire come nostri il dolore e la rabbia dei compagni senegalesi e partecipare alle prossime iniziative antifasciste che verranno organizzate in città. A partire dal corteo di mercoledì 14 ore 18.00 in piazza Dalmazia.
Tolleranza zero per le forze razziste e neofasciste in Italia e in Europa. Bisogna chiudere i centri neofascisti come Casa Pound.
FLC-CGIL Università di Firenze
R.S.U. Ateneo fiorentino
Assemblea dei lavoratori in appalto delle portinerie dell’Università di Firenze – Polo centro storico
RSA Filcams Cgil
mercoledì 7 dicembre 2011
estendiamo lo sciopero generale del 12!
LUNEDI' 12 DICEMBRE SCIOPERO PER L'INTERA GIORNATA DEI LAVORATORI IN APPALTO PRESSO L'UNIVERSITA' DI FIRENZE
La tecnica non è neutrale e ce ne siamo accorti subito!
La manovra del Governo Monti è una manovra di classe che colpisce duramente i lavoratori e i pensionati.
Si tagliano le pensioni esclusivamente per far cassa, mettendo in discussione i diritti fondamentali. Si confermano le politiche antisociali del Governo Berlusconi, che hanno fortemente penalizzato il lavoro pubblico e in particolar modo Scuola, Università e Ricerca pubbliche.
Dov’è la tanto sbandierata equità? Non c’è la patrimoniale, né una tassazione delle transazioni finanziarie, nè una riduzione delle spese militari (p.e. 13 miliardi euro per 131 bombardieri F-35), né l'introduzione dell'ICI sugli immobili di proprietà della Chiesa; nessun provvedimento contro l’evasione fiscale, il lavoro nero, l’evasione dell’IVA, una revisione dei finanziamenti per le "grandi opere", una vera riduzione dei costi della politica.
Non possiamo accettare che la risoluzione alla crisi, e la “salvezza dell’Italia”, sia fatta sulla pelle dei lavoratori, che già da anni subiscono una riduzione di salario reale e dirtti.
Per questo all'interno della mobilitazione promossa da CGIL CISL e UIL, proclamiamo per
LUNEDI' 12 DICEMBRE SCIOPERO PER L'INTERA GIORNATA DEI LAVORATORI IN APPALTO PRESSO L'UNIVERSITA' DI FIRENZE
La tecnica non è neutrale e ce ne siamo accorti subito!
La manovra del Governo Monti è una manovra di classe che colpisce duramente i lavoratori e i pensionati.
Si tagliano le pensioni esclusivamente per far cassa, mettendo in discussione i diritti fondamentali. Si confermano le politiche antisociali del Governo Berlusconi, che hanno fortemente penalizzato il lavoro pubblico e in particolar modo Scuola, Università e Ricerca pubbliche.
Dov’è la tanto sbandierata equità? Non c’è la patrimoniale, né una tassazione delle transazioni finanziarie, nè una riduzione delle spese militari (p.e. 13 miliardi euro per 131 bombardieri F-35), né l'introduzione dell'ICI sugli immobili di proprietà della Chiesa; nessun provvedimento contro l’evasione fiscale, il lavoro nero, l’evasione dell’IVA, una revisione dei finanziamenti per le "grandi opere", una vera riduzione dei costi della politica.
Non possiamo accettare che la risoluzione alla crisi, e la “salvezza dell’Italia”, sia fatta sulla pelle dei lavoratori, che già da anni subiscono una riduzione di salario reale e dirtti.
Per questo all'interno della mobilitazione promossa da CGIL CISL e UIL, proclamiamo per
LUNEDI' 12 DICEMBRE SCIOPERO PER L'INTERA GIORNATA DEI LAVORATORI IN APPALTO PRESSO L'UNIVERSITA' DI FIRENZE
martedì 22 novembre 2011
lunedì 21 novembre 2011
oggi!
di seguito il nostro intervento al convegno sulla crisi "Uscire dal tunnel" organizzato dalla Cgil Toscana, Ires..
a breve foto e report della giornata!
Oggi i portieri in appalto dell'Università di Firenze delle ditte Esi ed SGS sono in sciopero. Tutte le strutture del Centro Storico sono chiuse, a parte quelle gestite dal personale di ruolo (tra cui questa), che comunque ci ha dato piena solidarietà, grazie anche alla RSU di Ateneo e alla Flc-CGIL.
Siamo arrivati a questa decisione dopo l'ennesimo ritardo nei pagamenti degli stipendi, ma soprattutto perché non vogliamo sottovalutare pericoli ancor più gravi che abbiamo davanti.
Non risultano infatti ancora versati da ESI i contributi previdenziali degli ultimi mesi e non abbiamo alcuna garanzia che le aziende siano in grado nei prossimi mesi di far fronte ai loro impegni nei pagamenti di stipendi, contributi, tredicesima e TFR.
Ma, col nostro sciopero oltre a protestare contro le nostre ditte che hanno vinto l'appalto formando una società temporanea di impresa che non ha mai funzionato e ha sempre creato enormi problemi, vogliamo rendere evidente all'amministrazione universitaria la grave situazione dell'appalto e chiederle interventi decisi per tutelare salari e lavoro.
Oggi in questo convegno parlerete della crisi e della necessità di fare buona contrattazione. Appunto.
Non possiamo nasconderci che dietro alle pratiche degli appalti si annida troppo spesso lo svilimento del lavoro e l'illegalità, a vantaggio magari di qualche padrone parassita di turno. “Puntare solo sul 'far costare meno un servizio' e non sulla qualità del servizio richiesto, sta diventando un grande canale di ingresso della criminalità e di quelle aziende che puntano sulla riduzione dei diritti e che non hanno alcun interesse per il rispetto di norme, leggi e contratti” e queste non sono parole nostre, ma di Susanna Camusso.
Il fallimento delle esternalizzazioni dei servizi è ormai sotto gli occhi di tutti e noi, come lavoratori in appalto, lo viviamo sulla nostra pelle: meno sicurezza sul lavoro, minori diritti, scarsa qualità del servizio offerto, maggiori sprechi dovuti all'impossibilità di avere una adeguata organizzazione del lavoro, confusione normativa dovuta alla presenza di personale privato in strutture pubbliche.
Per questo è necessario, nel rispetto della forza lavoro occupata, un confronto con l'Ateneo su quale futuro possano continuare ad avere gli appalti e sulla re-internalizzazione dei lavoratori in appalto.
Sappiamo bene che i diritti non si meritano ma si conquistano e lo abbiamo dimostrato oggi con uno sciopero riuscito, lo dimostriamo tutti i giorni con l'autogestione dell'organizzazione del lavoro e lo dimostreremo di qui in avanti con la lotta che intendiamo portare avanti a fianco di studenti e lavoratori dell'università, perché solo uniti si vince!
a breve foto e report della giornata!
Oggi i portieri in appalto dell'Università di Firenze delle ditte Esi ed SGS sono in sciopero. Tutte le strutture del Centro Storico sono chiuse, a parte quelle gestite dal personale di ruolo (tra cui questa), che comunque ci ha dato piena solidarietà, grazie anche alla RSU di Ateneo e alla Flc-CGIL.
Siamo arrivati a questa decisione dopo l'ennesimo ritardo nei pagamenti degli stipendi, ma soprattutto perché non vogliamo sottovalutare pericoli ancor più gravi che abbiamo davanti.
Non risultano infatti ancora versati da ESI i contributi previdenziali degli ultimi mesi e non abbiamo alcuna garanzia che le aziende siano in grado nei prossimi mesi di far fronte ai loro impegni nei pagamenti di stipendi, contributi, tredicesima e TFR.
Ma, col nostro sciopero oltre a protestare contro le nostre ditte che hanno vinto l'appalto formando una società temporanea di impresa che non ha mai funzionato e ha sempre creato enormi problemi, vogliamo rendere evidente all'amministrazione universitaria la grave situazione dell'appalto e chiederle interventi decisi per tutelare salari e lavoro.
Oggi in questo convegno parlerete della crisi e della necessità di fare buona contrattazione. Appunto.
Non possiamo nasconderci che dietro alle pratiche degli appalti si annida troppo spesso lo svilimento del lavoro e l'illegalità, a vantaggio magari di qualche padrone parassita di turno. “Puntare solo sul 'far costare meno un servizio' e non sulla qualità del servizio richiesto, sta diventando un grande canale di ingresso della criminalità e di quelle aziende che puntano sulla riduzione dei diritti e che non hanno alcun interesse per il rispetto di norme, leggi e contratti” e queste non sono parole nostre, ma di Susanna Camusso.
Il fallimento delle esternalizzazioni dei servizi è ormai sotto gli occhi di tutti e noi, come lavoratori in appalto, lo viviamo sulla nostra pelle: meno sicurezza sul lavoro, minori diritti, scarsa qualità del servizio offerto, maggiori sprechi dovuti all'impossibilità di avere una adeguata organizzazione del lavoro, confusione normativa dovuta alla presenza di personale privato in strutture pubbliche.
Per questo è necessario, nel rispetto della forza lavoro occupata, un confronto con l'Ateneo su quale futuro possano continuare ad avere gli appalti e sulla re-internalizzazione dei lavoratori in appalto.
Sappiamo bene che i diritti non si meritano ma si conquistano e lo abbiamo dimostrato oggi con uno sciopero riuscito, lo dimostriamo tutti i giorni con l'autogestione dell'organizzazione del lavoro e lo dimostreremo di qui in avanti con la lotta che intendiamo portare avanti a fianco di studenti e lavoratori dell'università, perché solo uniti si vince!
venerdì 18 novembre 2011
LUNEDì 21 SCIOPERO!
IL 15 DI OGNI MESE
dovrebbe essere, per i lavoratori in appalto nelle portinerie del polo centro storico, il giorno in cui, andando a guardare il saldo del conto corrente, si può tirare, almeno per un attimo, un sospiro di sollievo.
“Almeno aver lavorato, paga”, si pensa solitamente il 15..Certo, ora resta il problema di arrivare a fine mese, resta il problema di non avere prospettive per il futuro, resta il problema di aver lavorato tanto e male per un salario basso. Certo, resta il problema di essere lavoratori salariati e in appalto: lavoriamo, cioè, per un servizio indispensabile per l'università, strutturale, qual'è la portineria - front office (così come le pulizie) ma l'università, ormai da anni ha deciso di affidarlo a ditte private esterne, con tutto ciò che questo significa in termini di salario, diritti e qualità del lavoro (e del servizio offerto).
Ma se c'era una piccola certezza era:
il giorno in cui arrivava la paga..
E NO!!
Ormai da mesi subiamo con un'alternanza snervante, ritardi nei pagamenti: una volta la SGS una volta l'ESI, le ditte a cui è affidato il servizio di portierato al polo centro storico, ritardano nel versarci gli stipendi.
Per di più abbiamo scoperto, andando a questo punto a fare un'analisi più approfondita, che l'ESI da agosto non ci sta versando i contributi previdenziali.
Viviamo quindi in uno stato di precarietà totale e permanente, nell'immediato e per le prospettive future:
per la nostra condizione di appaltati,
per i continui ritardi sui salari e la totale inaffidabilità delle ditte,
per il mancato versamento dei contribuiti previdenziali da agosto.
Questa volta siamo stufi di aspettare, di “trepidare” i giorni intorno al 15, di ascoltare false garanzie..vogliamo una risposta chiara da parte di università e ditte per il nostro futuro.
Siamo al fianco degli studenti nella loro battaglia per il diritto allo studio e ai lavoratori dell'università e delle pulizie per intraprendere un percorso di confronto e unità.
Per questo abbiamo indetto uno sciopero per l'intera giornata lunedì 21 e un'assemblea con i soggetti che da anni subiscono attacchi a salario e diritti.
Sappiamo bene che i diritti non si meritano, ma si conquistano!!
LUNEDI' 21 NOVEMBRE SCIOPERO
ASSEMBLEA
ORE 8.00 PRESSO LA FACOLTA' DI LETTERE
Piazza Brunelleschi,4
ASSEMBLEA DEI LAVORATORI IN APPALTO PRESSO LE PORTINERIE DEL POLO CENTRO STORICO DELL’UNIVERSITA’ DI FIRENZE
dovrebbe essere, per i lavoratori in appalto nelle portinerie del polo centro storico, il giorno in cui, andando a guardare il saldo del conto corrente, si può tirare, almeno per un attimo, un sospiro di sollievo.
“Almeno aver lavorato, paga”, si pensa solitamente il 15..Certo, ora resta il problema di arrivare a fine mese, resta il problema di non avere prospettive per il futuro, resta il problema di aver lavorato tanto e male per un salario basso. Certo, resta il problema di essere lavoratori salariati e in appalto: lavoriamo, cioè, per un servizio indispensabile per l'università, strutturale, qual'è la portineria - front office (così come le pulizie) ma l'università, ormai da anni ha deciso di affidarlo a ditte private esterne, con tutto ciò che questo significa in termini di salario, diritti e qualità del lavoro (e del servizio offerto).
Ma se c'era una piccola certezza era:
il giorno in cui arrivava la paga..
E NO!!
Ormai da mesi subiamo con un'alternanza snervante, ritardi nei pagamenti: una volta la SGS una volta l'ESI, le ditte a cui è affidato il servizio di portierato al polo centro storico, ritardano nel versarci gli stipendi.
Per di più abbiamo scoperto, andando a questo punto a fare un'analisi più approfondita, che l'ESI da agosto non ci sta versando i contributi previdenziali.
Viviamo quindi in uno stato di precarietà totale e permanente, nell'immediato e per le prospettive future:
per la nostra condizione di appaltati,
per i continui ritardi sui salari e la totale inaffidabilità delle ditte,
per il mancato versamento dei contribuiti previdenziali da agosto.
Questa volta siamo stufi di aspettare, di “trepidare” i giorni intorno al 15, di ascoltare false garanzie..vogliamo una risposta chiara da parte di università e ditte per il nostro futuro.
Siamo al fianco degli studenti nella loro battaglia per il diritto allo studio e ai lavoratori dell'università e delle pulizie per intraprendere un percorso di confronto e unità.
Per questo abbiamo indetto uno sciopero per l'intera giornata lunedì 21 e un'assemblea con i soggetti che da anni subiscono attacchi a salario e diritti.
Sappiamo bene che i diritti non si meritano, ma si conquistano!!
LUNEDI' 21 NOVEMBRE SCIOPERO
ASSEMBLEA
ORE 8.00 PRESSO LA FACOLTA' DI LETTERE
Piazza Brunelleschi,4
ASSEMBLEA DEI LAVORATORI IN APPALTO PRESSO LE PORTINERIE DEL POLO CENTRO STORICO DELL’UNIVERSITA’ DI FIRENZE
lunedì 9 maggio 2011
oggi in piazza contro il ministro della guerra
A Firenze dal 6 al 10 maggio tutti i maggiori rappresentanti dell'Unione Europea si incontrano per “interrogarsi sullo Stato dell'Unione, sulle azioni in corso e sulle prospettive future”. I leader della Fortezza Europa, fondata sull'esclusione e sulla repressione, saranno a Firenze per una kermesse utile solo all'immagine sbiadita di una politica europea, la cui principale funzione sembra sia ...rimasta quella dei respingimenti di massa. All'incontro parteciperà naturalmente anche il Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, che sarà a Firenze il 9 maggio. L'Italia è pienamente partecipe della recente impresa neocoloniale in Libia. Il ministro Frattini è il rappresentante di un Governo in guerra, che partecipa senza remore ai bombardamenti "alleati" sul territorio e sulle popolazioni della Libia spinto dalla necessità di difendere gli interessi economici del grande capitale italiano. La guerra è ancora una volta il mezzo per consolidare gli investimenti italiani, che in Libia riguardano in particolar modo il settore degli idrocarburi dato che l'Eni rappresenta la maggiore compagnia petrolifera operante nel paese. Ad esso si aggiunge il settore costruzioni dove Italcementi è largamente presente dopo aver delocalizzato, nel 2010, buona parte della produzione per risparmiare sulla manodopera. E stavolta la guerra serve anche all'Italia per preservare il Trattato di cooperazione e amicizia italo-libico stretto dal governo Berlusconi con Gheddafi per ottenere il controllo dei flussi migratori grazie all'istituzione di enormi lager in territorio libico per i migranti diretti in Italia. E' quindi chiaro ed evidente che questa guerra, come del resto quelle che l'hanno preceduta, non ha niente a che fare con i tanto decantati diritti umani o con il diritto all'autodeterminazione dei popoli ormai degradati a mero alibi per la coscienza collettiva. La Firenze contro la guerra, antirazzista e a favore di un'Europa dei popoli non può che considerare il Ministro Frattini persona non gradita, manifestando il 9 maggio contro la presenza del ministro del governo Berlusconi, contro la guerra, per la solidarietà internazionale.
CORTEO ore 13.30 in pzza Repubblica
No alla guerra imperialista !
No alla Fortezza Europa !
Al fianco dei popoli in lotta !
FIRENZE CONTRO LA GUERRA
CORTEO ore 13.30 in pzza Repubblica
No alla guerra imperialista !
No alla Fortezza Europa !
Al fianco dei popoli in lotta !
FIRENZE CONTRO LA GUERRA
solidarietà agli studenti
Le modalità dell'operazione e le accuse con cui si apprende dalle agenzie di stampa dei 22 arresti, dei 78 indagati e delle numerose perquisizioni riguardanti alcuni studenti dell'Ateneo fiorentino "appartenenti all'area anarchica di un gruppo che fa riferimento agli ambienti studenteschi e a un centro chiamato 'Spazio liberato 400 colpi' " ci ha sbigottito e allo stesso tempo ci preoccupa molto.
Alla luce delle notizie che abbiamo appreso, non c'è dubbio che ci troviamo difronte ad una persecuzione politica a danno dell'ala più radicale del movimento studentesco che a partire dalle manifestazioni dell'Onda ha continuato nella propria opera di contestazione delle politiche fasciste del Governo Italiano.
In un Paese nel quale l'illegalità dei potenti è all'ordine del giorno, in cui i più elementari diritti umani sono quotidianamente calpestati e sono messi continuamente in crisi e in dubbio i fondamentali principi del cosiddetto sistema democratico, ci sembra spropositata una tale operazione delle Forze dell'Ordine, dei Servizi Segreti (!?!) e della Magistratura tanto da confermarci l'idea di trovarci davvero in un periodo in cui il rischio di una deriva autoritaria e dittatoriale sia altissimo.
A coloro che si vantano della riuscita di una tale operazione, che tanto tempo, fatica e denaro pubblico ha necessitato, vorremmo ricordare che sarebbe bastato frequentare le Facoltà dell'Ateneo fiorentino di persona, non con telecamere (poco) nascoste più volte scoperte, giustamente rese inefficaci e più volte reinstallate, per avere informazioni su quegli studenti e sulle loro iniziative organizzate alla luce del sole !!
Si può essere più o meno d'accordo con la linea e la pratica politica di questi studenti, ma certo è che difronte a questo circo inquisitorio anche un democratico cittadino, non necessariamente anarchico o comunista, non può rimanere solo semplice spettatore !
Assemblea dei lavoratori in appalto nell'Università di Firenze e
RSA FILCAMS CGIL
Alla luce delle notizie che abbiamo appreso, non c'è dubbio che ci troviamo difronte ad una persecuzione politica a danno dell'ala più radicale del movimento studentesco che a partire dalle manifestazioni dell'Onda ha continuato nella propria opera di contestazione delle politiche fasciste del Governo Italiano.
In un Paese nel quale l'illegalità dei potenti è all'ordine del giorno, in cui i più elementari diritti umani sono quotidianamente calpestati e sono messi continuamente in crisi e in dubbio i fondamentali principi del cosiddetto sistema democratico, ci sembra spropositata una tale operazione delle Forze dell'Ordine, dei Servizi Segreti (!?!) e della Magistratura tanto da confermarci l'idea di trovarci davvero in un periodo in cui il rischio di una deriva autoritaria e dittatoriale sia altissimo.
A coloro che si vantano della riuscita di una tale operazione, che tanto tempo, fatica e denaro pubblico ha necessitato, vorremmo ricordare che sarebbe bastato frequentare le Facoltà dell'Ateneo fiorentino di persona, non con telecamere (poco) nascoste più volte scoperte, giustamente rese inefficaci e più volte reinstallate, per avere informazioni su quegli studenti e sulle loro iniziative organizzate alla luce del sole !!
Si può essere più o meno d'accordo con la linea e la pratica politica di questi studenti, ma certo è che difronte a questo circo inquisitorio anche un democratico cittadino, non necessariamente anarchico o comunista, non può rimanere solo semplice spettatore !
Assemblea dei lavoratori in appalto nell'Università di Firenze e
RSA FILCAMS CGIL
lunedì 2 maggio 2011
comunicato di solidarietà antifa napoli
Come lavoratori in appalto delle portinerie dell'Università di Firenze ci teniamo ad esprimere la nostra massima solidarietà ai compagni di Napoli per le aggressioni fasciste del 29 aprile ai danni degli studenti.
La mattina del 29, gli studenti della Federico Secondo di Napoli stavano cancellano le scritte fasciste comparse sui muri della facoltà (croci celtiche, svastiche e minacce "antifa vi buchiamo") e volantinando contenuti antifascisti, quando neonazisti (tra cui un candidato nelle liste del Pdl!) hanno aggredito con le lame gli studenti nel cuore della mattinata, ferendo gravemente 3 compagni. Come se non bastasse, in serata, questa volta presso l'Università L'Orientale, dove si svolgeva una festa del collettivo, sono sopraggiunti in gruppo fascisti armati di bastoni e coltelli, che hanno aggredito e intimorito i tanti studenti presenti.
E' evidente che non si possa parlare, come pure la stampa ha fatto, di "risse", ma trattasi di premeditate aggressioni fasciste che vanno ad inserirsi nel clima di paura e odio in cui questi gruppi vogliono far piombare il paese, seminando violenza e intolleranza con i loro agguati e con le loro campagne xenofobe. Ma, il dato ancor più preoccupante è, da un lato, la costante connessione tra gruppi neofascisti e partiti al governo, l'impunità di cui godono, e, dall'altro, l'inesistente condanna da parte dei partiti cosiddetti di opposizione troppo impegnati, come a Firenze, a svuotare di significato anche i valori della resistenza, fino poi ad arrivare ad attaccare i simboli delle lotte dei lavoratori, come le feste del 25 aprile e del 1° maggio.
Sappiamo bene, quindi, che non possiamo delegare a nessuno antifascismo e lotta contro lo sfruttamento.
Al fianco degli studenti antifascisti napoletani,
Ora e sempre resistenza.
Assemblea dei lavoratori in appalto delle portinerie
dell'Università di Firenze - Polo centro storico e RSA Filcams Cgil
La mattina del 29, gli studenti della Federico Secondo di Napoli stavano cancellano le scritte fasciste comparse sui muri della facoltà (croci celtiche, svastiche e minacce "antifa vi buchiamo") e volantinando contenuti antifascisti, quando neonazisti (tra cui un candidato nelle liste del Pdl!) hanno aggredito con le lame gli studenti nel cuore della mattinata, ferendo gravemente 3 compagni. Come se non bastasse, in serata, questa volta presso l'Università L'Orientale, dove si svolgeva una festa del collettivo, sono sopraggiunti in gruppo fascisti armati di bastoni e coltelli, che hanno aggredito e intimorito i tanti studenti presenti.
E' evidente che non si possa parlare, come pure la stampa ha fatto, di "risse", ma trattasi di premeditate aggressioni fasciste che vanno ad inserirsi nel clima di paura e odio in cui questi gruppi vogliono far piombare il paese, seminando violenza e intolleranza con i loro agguati e con le loro campagne xenofobe. Ma, il dato ancor più preoccupante è, da un lato, la costante connessione tra gruppi neofascisti e partiti al governo, l'impunità di cui godono, e, dall'altro, l'inesistente condanna da parte dei partiti cosiddetti di opposizione troppo impegnati, come a Firenze, a svuotare di significato anche i valori della resistenza, fino poi ad arrivare ad attaccare i simboli delle lotte dei lavoratori, come le feste del 25 aprile e del 1° maggio.
Sappiamo bene, quindi, che non possiamo delegare a nessuno antifascismo e lotta contro lo sfruttamento.
Al fianco degli studenti antifascisti napoletani,
Ora e sempre resistenza.
Assemblea dei lavoratori in appalto delle portinerie
dell'Università di Firenze - Polo centro storico e RSA Filcams Cgil
martedì 26 aprile 2011
Gli spari sopra...... sono per noi !
La pistola puntata alla testa degli operai e di tutti i lavoratori col ricatto del lavoro al prezzo della dignità, la mitragliata degli accordi separati firmati da CISL e UIL e il tentativo di minare la contrattazione collettiva attraverso una serie di deroghe, imbavagliare i lavoratori impedendo loro di votare nelle assemblee gli accordi firmati unilateralmente, minacciare i rappresentanti sindacali, limitare il diritto a scioperare o a riunirsi in assemblea
e i continui altri attacchi ai diritti dei lavoratori, sono una vera e propria Dichiarazione di Guerra Sociale.
A questa possiamo rispondere soltanto con la lotta, ritrovando una nuova unità a partire dai nostri luoghi di lavoro, eliminando quelle divisioni dovute alle differenti tipologie contrattuali imposte dalle scellerate riforme del mercato del lavoro e tessendo nuovamente quella rete di relazioni e di solidarietà che in passato ha fatto la fortuna della classe operaia.
Come Assemblea dei lavoratori in appalto nell'Università abbiamo deciso proprio per questi motivi di partecipare alla Manifestazione di Sabato 16 promossa dalla FIOM CGIL e invitiamo tutti i lavoratori, appartenenti o meno a quella categoria, a farlo.
I risultati finora ottenuti dal nostro piccolo gruppo, un' Assemblea permanente che ha in mano l'organizzazione del lavoro, ci confermano che, attraverso un ritrovato protagonismo dei lavoratori e una continua collaborazione tra le rappresentanze sindacali proprie e quelle del luogo in cui si lavora, è possibile arginare precarietà e flessibilità oltre a migliorare la condizione lavorativa generale.
IL POTERE DEVE ESSERE OPERAIO
Assemblea dei lavoratori nell'Università di Firenze – Centro Storico
appaltati@ymail.com
e i continui altri attacchi ai diritti dei lavoratori, sono una vera e propria Dichiarazione di Guerra Sociale.
A questa possiamo rispondere soltanto con la lotta, ritrovando una nuova unità a partire dai nostri luoghi di lavoro, eliminando quelle divisioni dovute alle differenti tipologie contrattuali imposte dalle scellerate riforme del mercato del lavoro e tessendo nuovamente quella rete di relazioni e di solidarietà che in passato ha fatto la fortuna della classe operaia.
Come Assemblea dei lavoratori in appalto nell'Università abbiamo deciso proprio per questi motivi di partecipare alla Manifestazione di Sabato 16 promossa dalla FIOM CGIL e invitiamo tutti i lavoratori, appartenenti o meno a quella categoria, a farlo.
I risultati finora ottenuti dal nostro piccolo gruppo, un' Assemblea permanente che ha in mano l'organizzazione del lavoro, ci confermano che, attraverso un ritrovato protagonismo dei lavoratori e una continua collaborazione tra le rappresentanze sindacali proprie e quelle del luogo in cui si lavora, è possibile arginare precarietà e flessibilità oltre a migliorare la condizione lavorativa generale.
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