martedì 8 maggio 2012
fermiamo il governo dei padroni sciopero lun 14!
Come lavoratori in appalto dell'Università di Firenze abbiamo deciso di proclamare sciopero lunedì 14 in concomitanza della mobilitazione dalla FLC in difesa dell'art.18 e contro le politiche di un Governo, e di una maggioranza parlamentare che, in piena coerenza con le destre europee e sotto la benedizione del Presidente della Repubblica, scaricano il peso della crisi sulle classi più deboli. Abbiamo deciso di farlo, aldilà della nostra categoria di appartenenza, aldilà del nostro inquadramento contrattuale. Per noi che da anni ci battiamo per far valere i diritti di lavoratori all'interno di un ateneo che ha scelto di esternalizzare servizi basilari quali portinerie e pulizie, un ateneo che ha scelto di puntare sull'abbassamento del costo del lavoro, non può che starci stretta l'appartenenza ad una categoria. Da anni, lottiamo contro il sistema degli appalti, dei sub appalti, da anni lottiamo contro chi pensa di dividerci scatenando una guerra fra poveri. Ma ancor di più in questa fase, in cui si attacca l'art. 18, il diritto fondamentale al reintegro per licenziamento senza giusta causa, sentiamo fortissima l'esigenza di ricomporre le lotte dei lavoratori, di rispondere unitariamente alle politiche antisociali del governo.
Non ha senso fare scioperi e scioperini spezzettati: è il momento di rompere la frammentazione, é il momento di scendere in piazza iniseme e far vivere tutti gli appuntamenti di mobilitazione, è giunto il momento per lo sciopero generale.
Invitiamo tutti ad essere protagonisti delle iniziative che saranno organizzate nei prossimi giorni:
Mercoledì 9 contro l'Europa dei padroni in concomitanza con la venuta di Monti e Barroso a Firenze, ore 17.30 piazza dell'Unita`
Sabato 12 Roma manifestazione nazionale promossa dalla Federazione della Sinistra con partenza dei pullman alle 8,30 davanti al mercato di Novoli
Lunedì 14 sciopero in difesa dell'art. 18, manifestazione ore 10,30 Largo Annigoni (mercato di S.Ambrogio).
Giovedì 17 Assemblea e proiezione video sulle riforme del lavoro e art. 18, in santa verdiana ore 19 con lavoratori Ataf, appaltati, studenti, lavoratori delle cooperative sociali e Giovanni Mannucci, avvocato del lavoro.
Sabato 19 Corteo contro la privatizzazione dell'ataf, ore 15 viale dei mille -Davanti al deposito Ataf Assemblea dei lavoratori in appalto delle portinerie del Polo centro storico
martedì 28 febbraio 2012
Battaglia vinta!
I lavoratori impediscono che sia calpestato il loro diritto alla rappresentanza e il tentativo di portare il modello Marchionne dentro l'Università, frenando il progetto di sub appalto di una parte dei lavoratori .
La grande e partecipata assemblea di ieri e la conseguente proclamazione dello sciopero unitario hanno costretto la ditta Operosa a tornare sui propri passi, ripristinare le normali relazioni industriali, annullare l'annunciato sub-appalto e a fissare un incontro urgente con le OO.SS. . A seguito di questa decisione, come scrive il responsabile delle relazioni sindacali, le lettere di licenziamento sono da considerarsi nulle, di conseguenza il nostro sciopero è revocato e attendiamo l'incontro previsto per capire quali siano le intenzioni della controparte.
Come Lavoratori delle portinerie e delle pulizie, insieme alla Flc Cgil di Ateneo, siamo riusciti a fermare questo attacco ai diritti dei lavoratori !
Ci siamo riusciti perché siamo stati uniti al di là dell'inquadramento contrattuale e delle mansioni, al di là della sigla sindacale e della categoria di appartenenza;
ci siamo riusciti perché siamo stati tempestivi, perché abbiamo proclamato assemblea e sciopero immediatamente;
ci siamo riusciti perché abbiamo partecipato in massa all'assemblea e non abbiamo accettato che le decisioni fossero prese sulla nostra testa!
Abbiamo dimostrato che i lavoratori non lasciano soli i propri compagni e che uniti siamo più forti !
Purtroppo la nostra condizione di "appaltati" non ci consente di stare seduti sugli allori e già stiamo lavorando per evitare che il sub-appalto avvenga comunque nelle pulizie nonostante lo stop momentaneo che abbiamo imposto.
Come sempre non lesineremo impegno ma ancora non siamo in grado di dire come finirà la discussione di venerdì prossimo, l'unica certezza che abbiamo e che non lasceremo indietro nessuno comunque vada a finire.
UNITI SI VINCE
La grande e partecipata assemblea di ieri e la conseguente proclamazione dello sciopero unitario hanno costretto la ditta Operosa a tornare sui propri passi, ripristinare le normali relazioni industriali, annullare l'annunciato sub-appalto e a fissare un incontro urgente con le OO.SS. . A seguito di questa decisione, come scrive il responsabile delle relazioni sindacali, le lettere di licenziamento sono da considerarsi nulle, di conseguenza il nostro sciopero è revocato e attendiamo l'incontro previsto per capire quali siano le intenzioni della controparte.
Come Lavoratori delle portinerie e delle pulizie, insieme alla Flc Cgil di Ateneo, siamo riusciti a fermare questo attacco ai diritti dei lavoratori !
Ci siamo riusciti perché siamo stati uniti al di là dell'inquadramento contrattuale e delle mansioni, al di là della sigla sindacale e della categoria di appartenenza;
ci siamo riusciti perché siamo stati tempestivi, perché abbiamo proclamato assemblea e sciopero immediatamente;
ci siamo riusciti perché abbiamo partecipato in massa all'assemblea e non abbiamo accettato che le decisioni fossero prese sulla nostra testa!
Abbiamo dimostrato che i lavoratori non lasciano soli i propri compagni e che uniti siamo più forti !
Purtroppo la nostra condizione di "appaltati" non ci consente di stare seduti sugli allori e già stiamo lavorando per evitare che il sub-appalto avvenga comunque nelle pulizie nonostante lo stop momentaneo che abbiamo imposto.
Come sempre non lesineremo impegno ma ancora non siamo in grado di dire come finirà la discussione di venerdì prossimo, l'unica certezza che abbiamo e che non lasceremo indietro nessuno comunque vada a finire.
UNITI SI VINCE
lunedì 16 gennaio 2012
la solidarietà contro la frammentazione!
dagli studenti ai lavoratori: la solidarietà di classe!
"Quando i lavoratori prendono nelle proprie mani il proprio destino e mettono la propria intelligenza al servizio della lotta... Di fronte a una contrattualistica complessa e alla difficoltà di rendere, in alcuni settori, lo sciopero classico uno strumento di lotta che abbia serie ripercussioni, a Firenze hanno ragionato su come agire: creare il CAOS, uno sciopero a scacchiera per un intero mese!
A scacchiera non solo nel senso di spalmare lo sciopero su un tempo lungo ma non necessariamente continuato. Ma nel senso proprio di "tenere in scacco" decidendo volta per volta tempi e modalità...
http://clashcityworkers.org
I collettivi studenteschi da sempre al fianco dei lavoratori partecipano attivamente alla mobilitazione:
Continuiamo a sostenere i lavoratori dell'Ataf ! No al ricatto di Renzi e Bonaccorsi, no alle intimidazioni. La solidarietà è un'arma, usiamola !
Da sostenere con forza anche la lotta dei lavoratori in appalto dell'università di firenze, contro i continui ritardi nel pagamento del salario
http://collettivopolitico.noblogs.org/
Ci arriva anche la solidarietà del Coordinamento 20 maggio
Cari compagni,
innanzitutto vogliamo esprimervi massima solidarietà per la vostra
mobilitazione.
... Abbiamo letto e seguito via via i diversi comunicati che avete
prodotto e abbiamo appreso che entrate in sciopero per un mese, con
modalità a scacchiera. La vostra è una lotta esemplare, oltre che
sacrosanta...
La solidarietà del gruppo provinciale di Rifondazione Comunista:
Proclamato lo sciopero dei portieri in appalto dell’Università di Firenze per
il mancato pagamento da parte... dell’Ateneo dello stipendio di dicembre
e della tredicesima.
Quello che si sta consumando sulla pelle dei lavoratori è un mix micidiale di
atti illegittimi ( prodotto dai continui cambi di appalto e da una scarsa
vigilanza dell’Ente a cui viene prodotto il servizio ) il cui unico risultato sta
di fatto privando i lavoratori dei più elementari diritti. La Rsa Filcams-Cgil
chiede il rispetto dei diritti e la cessazione di ogni forma di abuso e di
illegittimità. Rifondazione Comunista esprime solidarietà ai lavoratori in
appalto e chiede alla Provincia di Firenze di contribuire a ripristinare
legalità e rispetto del contratto di lavoro.
"Quando i lavoratori prendono nelle proprie mani il proprio destino e mettono la propria intelligenza al servizio della lotta... Di fronte a una contrattualistica complessa e alla difficoltà di rendere, in alcuni settori, lo sciopero classico uno strumento di lotta che abbia serie ripercussioni, a Firenze hanno ragionato su come agire: creare il CAOS, uno sciopero a scacchiera per un intero mese!
A scacchiera non solo nel senso di spalmare lo sciopero su un tempo lungo ma non necessariamente continuato. Ma nel senso proprio di "tenere in scacco" decidendo volta per volta tempi e modalità...
http://clashcityworkers.org
I collettivi studenteschi da sempre al fianco dei lavoratori partecipano attivamente alla mobilitazione:
Continuiamo a sostenere i lavoratori dell'Ataf ! No al ricatto di Renzi e Bonaccorsi, no alle intimidazioni. La solidarietà è un'arma, usiamola !
Da sostenere con forza anche la lotta dei lavoratori in appalto dell'università di firenze, contro i continui ritardi nel pagamento del salario
http://collettivopolitico.noblogs.org/
Ci arriva anche la solidarietà del Coordinamento 20 maggio
Cari compagni,
innanzitutto vogliamo esprimervi massima solidarietà per la vostra
mobilitazione.
... Abbiamo letto e seguito via via i diversi comunicati che avete
prodotto e abbiamo appreso che entrate in sciopero per un mese, con
modalità a scacchiera. La vostra è una lotta esemplare, oltre che
sacrosanta...
La solidarietà del gruppo provinciale di Rifondazione Comunista:
Proclamato lo sciopero dei portieri in appalto dell’Università di Firenze per
il mancato pagamento da parte... dell’Ateneo dello stipendio di dicembre
e della tredicesima.
Quello che si sta consumando sulla pelle dei lavoratori è un mix micidiale di
atti illegittimi ( prodotto dai continui cambi di appalto e da una scarsa
vigilanza dell’Ente a cui viene prodotto il servizio ) il cui unico risultato sta
di fatto privando i lavoratori dei più elementari diritti. La Rsa Filcams-Cgil
chiede il rispetto dei diritti e la cessazione di ogni forma di abuso e di
illegittimità. Rifondazione Comunista esprime solidarietà ai lavoratori in
appalto e chiede alla Provincia di Firenze di contribuire a ripristinare
legalità e rispetto del contratto di lavoro.
venerdì 13 gennaio 2012
ACCANITI
ad avere ciò che ci spetta da un’ Università che si permette di pagarci il salario di novembre a fine dicembre definendolo un “regalo di natale” e mascherando il suo rifiuto a pagarci il salario di dicembre e la tredicesima con improbabili storie burocratiche.
Noi lavoratori in appalto a del Polo Centro Storico e del Polo di Novoli abbiamo sempre prestato regolarmente il nostro servizio e pretendiamo di essere pagati per quello che abbiamo fatto! Ricevere la retribuzione il 15 di ogni mese è un nostro diritto e senza di questa tanti di noi dovranno pensare come fare a pagare l’affitto o il mutuo, le spese per i figli o per il cibo!
L'Ateneo fiorentino invece da una parte ci dà la dignità di lavoratori nell'Università soltanto quando ci minaccia di fare ricorso se osiamo protestare per i nostri sacrosanti diritti, dall'altra ci comunica che non ha alcuna responsabilità legale né morale, nonostante il codice etico interno da poco emanato, quando si tratta di pagarci i nostri salari, soldi già accantonati e, per fortuna, mai dati alle ditte inadempienti su nostro suggerimento!
Tutto questo è inammissibile, soprattutto se a decidere della nostra crisi e’ proprio uno dei massimi organi culturali italiani che nulla fa e ha fatto per garantire la regolarità del servizio in appalto delle portinerie/front office lasciando che delle ditte inaffidabili cominciassero a non versare più i contributi regolarmente e che minaccia di sanzioni i sindacati e i lavoratori.
PER TUTTO QUESTO PROCLAMIAMO UN INTERO MESE DI SCIOPERO:
- Polo Centro Storico: sciopero a scacchiera dal 16 gennaio al 15 febbraio OGNI GIORNO;
- Polo di Novoli secondo le modalità che verranno decise all' assemblea di lunedì prossimo;
MERCOLEDI' 18 GENNAIO 2012 SCIOPERO PER L'INTERA GIORNATA IN TUTTE LE SEDI UNIVERSITARIE DEL POLO CENTRO STORICO E DEL POLO DELLE SCIENZE SOCIALI DI NOVOLI
Il 18 le lavoratrici ed i lavoratori di entrambi i poli universitari si recheranno insieme al Rettorato, in occasione del Senato Accademico, per chiedere “soltanto” che sia ripristinata la legalità e la correttezza del rapporto di lavoro, per ottenere ciò che giustamente spetta a chi ha lavorato durante gli ultimi 4 anni e per pretendere spiegazioni da chi in passato ha gestito con poca chiarezza l’ultima gara d'appalto..
E CHE IL CAOS SIA !!!
L'Assemblea dei lavoratori in appalto nelle portinerie dell'Università di Firenze-Polo Centro Storico
appaltati@ymail.com
Noi lavoratori in appalto a del Polo Centro Storico e del Polo di Novoli abbiamo sempre prestato regolarmente il nostro servizio e pretendiamo di essere pagati per quello che abbiamo fatto! Ricevere la retribuzione il 15 di ogni mese è un nostro diritto e senza di questa tanti di noi dovranno pensare come fare a pagare l’affitto o il mutuo, le spese per i figli o per il cibo!
L'Ateneo fiorentino invece da una parte ci dà la dignità di lavoratori nell'Università soltanto quando ci minaccia di fare ricorso se osiamo protestare per i nostri sacrosanti diritti, dall'altra ci comunica che non ha alcuna responsabilità legale né morale, nonostante il codice etico interno da poco emanato, quando si tratta di pagarci i nostri salari, soldi già accantonati e, per fortuna, mai dati alle ditte inadempienti su nostro suggerimento!
Tutto questo è inammissibile, soprattutto se a decidere della nostra crisi e’ proprio uno dei massimi organi culturali italiani che nulla fa e ha fatto per garantire la regolarità del servizio in appalto delle portinerie/front office lasciando che delle ditte inaffidabili cominciassero a non versare più i contributi regolarmente e che minaccia di sanzioni i sindacati e i lavoratori.
PER TUTTO QUESTO PROCLAMIAMO UN INTERO MESE DI SCIOPERO:
- Polo Centro Storico: sciopero a scacchiera dal 16 gennaio al 15 febbraio OGNI GIORNO;
- Polo di Novoli secondo le modalità che verranno decise all' assemblea di lunedì prossimo;
MERCOLEDI' 18 GENNAIO 2012 SCIOPERO PER L'INTERA GIORNATA IN TUTTE LE SEDI UNIVERSITARIE DEL POLO CENTRO STORICO E DEL POLO DELLE SCIENZE SOCIALI DI NOVOLI
Il 18 le lavoratrici ed i lavoratori di entrambi i poli universitari si recheranno insieme al Rettorato, in occasione del Senato Accademico, per chiedere “soltanto” che sia ripristinata la legalità e la correttezza del rapporto di lavoro, per ottenere ciò che giustamente spetta a chi ha lavorato durante gli ultimi 4 anni e per pretendere spiegazioni da chi in passato ha gestito con poca chiarezza l’ultima gara d'appalto..
E CHE IL CAOS SIA !!!
L'Assemblea dei lavoratori in appalto nelle portinerie dell'Università di Firenze-Polo Centro Storico
appaltati@ymail.com
lunedì 19 dicembre 2011
UN PRIMO PASSO IN AVANTI: MA MANTENIAMO LO STATO DI AGITAZIONE
Oggi come lavoratori in appalto delle portinerie dell’Università di Firenze, in sciopero, in un’assemblea molto tesa e partecipata (da lavoratori del Polo centro storico e di Novoli) abbiamo deciso di mantere lo stato di agitazione e sospedere gli straordinari in sostituzione del personale strutturato dell’Università.
Dopo un’animata discussione, abbiamo altresì deciso di revocare lo sciopero, proclamato ad oltranza, perché abbiamo ottenuto la certezza di riscuotere il salario di novembre. Infatti, in mattinata abbiamo appreso dagli uffici preposti, e poi avuto ulteriore conferma anche dal dirigente di Polo, che l’Università ha emesso i pagamenti in favore dei lavoratori in appalto. Un primo risultato importante e per nulla scontato!
Sappiamo bene che non è certo un regalo di Natale, come qualche giornalista ha avuto il coraggio di scrivere. Da quando il salario è un regalo??!!
Esiste una normativa che prevede la possibilità, non l’obbligo, per l’ente appaltante di pagare direttamente i lavoratori delle ditte in appalto (decreto ministeriale 207/2010). Una possibilità che è diventata realtà, non certo per il clima natalizio, o per il buon cuore dei dirigenti, ma grazie al nostro percorso di presa di coscienza, di unità e determinazione nei momenti di difficoltà, di collaborazione con la Rsu di ateneo e di continua discussione e confronto con le controparti (le ditte e l’Università).
L’assemblea ha ribadito che la scelta dell’Università di esternalizzare il servizio (per altro strutturale della portineria, come delle pulizie) e di affidarlo a ditte poco raccomandabili, come si sono dimostrate Sgs e Esi (poi Esi Plus) ha prodotto questa situzione. Riteniamo, quindi, che sia dovere dell’Università assumersene la responsabilità perché i lavoratori quotidianamente garantiscono un servizio fondamentale per il suo funzionamento.
L’amministrazione universitaria ha reciso il contratto con le ditte inadempienti e si è fatta carico del salario di novembre, bene. Ora manteniamo lo stato di agitazione perché non abbiamo alcuna garanzia su:
- la tredicesima,
- il salario di dicembre e gli istituti residui,
- i contributi arretrati e il Tfr,
- la tempistica e le modalità di passaggio per i lavoratori dalle ditte Sgs e Esi Plus alla nuova ditta vincitrice dell’appalto.
Su tutto questo l’Università ci deve dare risposte precise, data l’inadeguatezza delle ditte, e l’assemblea si riaggiornerà in tempi brevissimi (entro la prima settimana di gennaio) per monitorarne gli sviluppi e decidere come proseguire lo stato di agitazione.
Per ora torniamo a lavorare, non serenamente, perché siamo evidentemente preoccupati e tesi per tutti i punti sopraelencati ancora da chiarire, ma lo facciamo con la consapevolezza che non abbiamo alcuna intenzione di retrocedere su diritti aquisiti e vogliamo tutto quello che ci spetta.
Assemblea dei lavoratori in appalto delle portinerie dell’Università di Firenze
Dopo un’animata discussione, abbiamo altresì deciso di revocare lo sciopero, proclamato ad oltranza, perché abbiamo ottenuto la certezza di riscuotere il salario di novembre. Infatti, in mattinata abbiamo appreso dagli uffici preposti, e poi avuto ulteriore conferma anche dal dirigente di Polo, che l’Università ha emesso i pagamenti in favore dei lavoratori in appalto. Un primo risultato importante e per nulla scontato!
Sappiamo bene che non è certo un regalo di Natale, come qualche giornalista ha avuto il coraggio di scrivere. Da quando il salario è un regalo??!!
Esiste una normativa che prevede la possibilità, non l’obbligo, per l’ente appaltante di pagare direttamente i lavoratori delle ditte in appalto (decreto ministeriale 207/2010). Una possibilità che è diventata realtà, non certo per il clima natalizio, o per il buon cuore dei dirigenti, ma grazie al nostro percorso di presa di coscienza, di unità e determinazione nei momenti di difficoltà, di collaborazione con la Rsu di ateneo e di continua discussione e confronto con le controparti (le ditte e l’Università).
L’assemblea ha ribadito che la scelta dell’Università di esternalizzare il servizio (per altro strutturale della portineria, come delle pulizie) e di affidarlo a ditte poco raccomandabili, come si sono dimostrate Sgs e Esi (poi Esi Plus) ha prodotto questa situzione. Riteniamo, quindi, che sia dovere dell’Università assumersene la responsabilità perché i lavoratori quotidianamente garantiscono un servizio fondamentale per il suo funzionamento.
L’amministrazione universitaria ha reciso il contratto con le ditte inadempienti e si è fatta carico del salario di novembre, bene. Ora manteniamo lo stato di agitazione perché non abbiamo alcuna garanzia su:
- la tredicesima,
- il salario di dicembre e gli istituti residui,
- i contributi arretrati e il Tfr,
- la tempistica e le modalità di passaggio per i lavoratori dalle ditte Sgs e Esi Plus alla nuova ditta vincitrice dell’appalto.
Su tutto questo l’Università ci deve dare risposte precise, data l’inadeguatezza delle ditte, e l’assemblea si riaggiornerà in tempi brevissimi (entro la prima settimana di gennaio) per monitorarne gli sviluppi e decidere come proseguire lo stato di agitazione.
Per ora torniamo a lavorare, non serenamente, perché siamo evidentemente preoccupati e tesi per tutti i punti sopraelencati ancora da chiarire, ma lo facciamo con la consapevolezza che non abbiamo alcuna intenzione di retrocedere su diritti aquisiti e vogliamo tutto quello che ci spetta.
Assemblea dei lavoratori in appalto delle portinerie dell’Università di Firenze
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